FACCINE TELEMATICHE di Marco Iannacone - ianna@pippo.com ---------------------------------------------------------------------------- Il presente articolo e' un estratto dalla guida ad Internet e alla Realta' Virtuale - http://www.pippo.com/hypertxt/ ---------------------------------------------------------------------------- Quattro sono i sistemi in cui è scomponibile un'interazione comunicativa: 1 - Sistema verbale 2 - Sistema intonazionale 3 - Sistema paralinguistico 4 - Sistema cinesico Nella comunicazione telematica, risulta possibile impiegare solo il primo sistema, con evidente perdita di informazioni e possibili malintesi. Nel linguaggio parlato, infatti il messaggio verbale viene completato dall'intonazione, dall'espressione del viso, dalla mimica e la stessa frase può sembrare ironica, aggressiva o simpatica in funzione delle altre componenti. Poiché nello scambio di messaggi telematici non si può vedere la mimica né sentire l'intonazione della voce, onde evitare spiacevoli equivoci (una frase ironica può essere interpretata come offensiva), si sono instaurate delle convenzioni. Normalmente si scrive in minuscolo, per cui un testo in maiuscolo equivale a GRIDARE, mentre per *sottolineare* una parola si usa racchiuderla tra asterischi. Per la mimica si usano invece gli smiley: cioè delle faccine telematiche (sinonimi: emoticon). Queste faccine sono formate da caratteri ASCII della tastiera (per esempio ":", "-", ".", "<", "/", ...) che scritti uno dopo l'altro riproducono abbastanza fedelmente alcune espressioni di un volto. Se ad esempio provate a leggere i seguenti tre caratteri: :-) ruotando la testa di 90° in senso antiorario, avrete di fronte un volto sorridente che nelle comunicazioni telematiche sta a indicare che la frase precedente è scherzosa. Quello appena visto è lo smiley di base (ed è anche il più usato) impiegato per indicare alla gente di non prendere troppo sul serio il commento che si è appena fatto. Alcuni preferiscono usare la parola "grin", di solito in questa forma: Qualche volta, potrai trovarlo come *grin* o solamente per brevità. Ecco un esempio di faccine tipiche: :-( sono triste o infelice :-o sono sorpreso :-/ hum (perplessità) :^) messaggio ironico che prende in giro qualcuno :*) bacio sulla punta del naso Associare queste faccine ad una frase serve a far capire se questa va presa in senso ironico, serio o in qualche altro modo. Spesso il senso viene rafforzato ripetendo l'ultimo carattere per esempio: :-(( molto triste :-((( tristissimo. Ovviamente le faccine possono essere personalizzate: un variante molto usata è quella di sostituire i : con un 8 per es. 8-) In realtà l'uso delle faccine è un modo come un altro per creare un codice da addetto ai lavori che consenta di capire se la persona con cui si sta comunicando è un novizio o meno (i principianti o non ne usano o ne usano troppe: siate moderati, quindi). Vedi anche gergo. Un altro modo per ovviare alle carenze del linguaggio telematico è l'uso di acronimi. Oltre ad accelerare i tempi di scrittura tali acronimi permettono di sintetizzare un concetto in una sigla. Eccone una breve lista: ASAP As Soon As Possible BTW By The Way FYI For Your Information IMOBO In My Own Biased Opinion POV Point of view RTFM Read The Fucking Manual TANSTAAFL There ain't No Such Thing As A Free Lunch (se qualcuno ti offre un pranzo, ti vuol f..) TTBOMK To The Best Of My Knowledge Per una lista più completa degli acronimi si legga il messaggio telematico di Alfredo Persivale ai Cybernauti con soggetto appunto Acronimi scritto l' 8/01/94 nell'area messaggi Cyberpunk di Cybernet, mentre per una lista più ampia di faccine l'articolo Curiosità: le faccine, in Telematicus, vol. 1, n.1, oppure Metanetwork 2000, n.1 1993. Su quest'ultimo argomento esiste anche un libricino della APOGEO, decisamente poco costoso (£5.000). Copyright ® 1994-99 Marco Iannacone