i toni di grigio e il rag. Fantozzi Riassunto ========= Nel presente documento (vedi firma) esprimo la mia opinine personale sulla questione degli *abusi* in rete che sono cosa cosa distinta dai *misfatti* in rete. Cerco di chiarire il ruolo del provider e della legge in entrambi i casi e porto un esempio pratico, ma di fantasia, per spiegare come la questione sia estremamente controversa, con la necessita` di difendere il diritto di opinione dell'utenete da una parte e dall'altra con la presenza in Rete di sacche oscure dove il misfatto nei confronti dello stesso puo` rimanere impunito. Per me la questione resta praticamente irrisolta. Premessa ======== La Rete non e` una Democrazia: questo viene scritto almeno una volta al giorno in qualche gruppo di discussione, eppure e` un concetto che sembra entrare spesso in conflitto con l'idea romantica di luogo libero e democratico che l'utente mediamente disinformato ha di Internet. Malgrado cio` a realta` e` molto semplice: internet e` un'immensa rete costituita da milioni di nodi appartenenti per la maggioranza a privati cittadini, ma anche a universita`, enti governativi o organizzazioni di vario genere di quasi tutte le nazione del mondo, tutti accumunati dal semplice fatto di avere un proprietario che ha speso denaro per pagare computer e connessione. I computer sono di chi li ha pagati, le connessioni sono un patrimonio comune. La gestione dell'intero baraccone e` un po' caotica ma generalmente funziona. Ogni nodo e` gestito autonomamente dal suo proprietario, con la restrizione che tutte le attivita` che in qualche modo influenzano il resto della Rete devono essere conformi a degli standard comuni che ne garantiscano un funzionamento efficente e razionale (nei limiti dei tanti compromessi con cui si deve comunque fare i conti). Chi non si adegua commette un abuso e in ultima istanza se non corregge il suo comportamento viene in qualche modo isolato. E il singolo utente? ==================== L'utente finale di Internet scrive, legge, comunica grazie ad un accordo col proprietario del computer e della connessione che utilizza per entrare in Rete. I diritti dell'utente sulla Rete sono derivati dall'accordo che si instaura tra lui ed il suo fornitore e quindi non sono gestiti da un sistema coerente ma possono cambiare da caso a caso. Quindi internet non e` una democrazia e i "diritti", fatti salvo le regole di convivenza comuni (gli standard) , sono quelli garantiti dagli accordi col fornitore di servizi. Gli abusi in rete ================= La violazione delle regole di coesistenza sono considerate un abuso la cui responsabilita` viene sempre attribuita al proprietario della macchina dal quale la scorrettezza e` partita. Intendiamoci, non parlo di responsabilita` di fronte alla giurisprudenza delle nazioni, ma di fronte al resto della comunita`. Tali abusi vengono repressi con iniziative intraprese a titolo personale, ma di comune accordo con il resto dei gestori dei vari nodi della rete. Un tipico esempio e` l'UDP su usenet o le black list nella comunicazione tramite posta elettronica. Il fornitore di servizi ha tutto l'interesse quindi ad evitare simili punizioni e quindi tende ad esercitare piu` o meno un controllo sulle attivita` dell'utente. E se si causano disagi solo ad alcuni utenti e non alla Rete in toto? ===================================================================== La Rete non se ne occupa, infatti se non si sono violate le regole di convivenza si e` a posto con il resto della comunita`, e quindi si e` responsabili solo nei confronti del sistema legislativo del paese di competenza territoriale dal quale si origina l'attivita su Internet. La globalita` della Rete ha posto quindi dei seri problemi da questo punto di vista e la giurisprudenza e il sistema giudiziario delle nazioni fatica a trovare degli accordi comuni, rendendo cosi` la situazione molto caotica. Tutto questo causa un problema: la zona d'ombra ================================================ Quindi la giustizia ordinaria gia` spesso estremamente lenta, in questa situazione si muove come una formica nella melassa, generando una zona d'ombra di impunita` nella quale l'istinto aggressivo ed egoistico di alcuni utenti spesso prolifera incontrastato e in piena salute generando misfatti nei confronti di altri utenti (come insulti e minacce, attivita` diffamatorie, trucchi volti ad umiliare ed infastidire ecc.). Che fare quindi quando le vie legali sono praticamente impossibili? =================================================================== L'unica cosa veramente efficace e` prevenire, evitare di esporre il fianco prendendo le opportune precauzioni, cercando SOPRATTUTTO di mantenere il misfatto in rete e IMPEDIRE ASSOLUTAMENTE il trasferimento di questo NELLA VITA REALE. Se la prevenzione non funziona completamente si cerca di fare come nel caso degli abusi in rete: ci si rivolge al gestore della macchina dal quale il misfatto e` partito, senza pero` avere il potere coercitivo che la Rete puo` esercitare. Questo approccio e` molto piu` difficile da attuare con successo perche` presenta due grossi ostacoli: 1) individuare la provenienza fisica del misfatto spesso non e` cosa facile e qualche volta e` praticamente impossibile. 2) Il fornitore di servizi puo` essere poco propenso a collaborare. Ma se il Fornitore di Servizi collabora e` un bene, vero? ========================================================= Dipende. L'esperienza su Usenet mi ha insegnato che anche rivolgersi al provider di un utente puo` costituire in se un misfatto. Faccio un esempio: Immaginiamo che il rag. Ugo Fantozzi sia un utente del gruppo azienda-del-megadirettore.uffici.truffe e che si trovi a discutere animatamente col rag. Filini sulla pratica "fregature_clienti_ter". Il rag. Filini subdolamente provoca Fantozzi dicendogli che uno con una figlia cosi` brutta non puo` capire nulla di fregature al cliente e che anzi non si sarebbe mai dovuto riprodurre perche` cosi` ha commesso un crimine contro l'umanita`. Il rag. Fantozzi giustamente perde le staffe e risponde, sbagliando, un bel "sei una merdaccia". Filini prende l'articolo e guardandosi bene dal raccontare la storia dall'inizio, fa un bel forward al mega direttore (il gestore di connettivita` di Fantozzi), che non avendo ne tempo e ne voglia di indagare ulteriormente, senza fare alcuna verifica disconnette Fantozzi dalla Rete e lo spedisce sul tetto a fare da parafulmine. Ma allora il Fornitore di Servizi fa bene a non collaborare! ============================================================ Dipende. L'esperienza su Usenet mi ha insegnato che se il provider non collabora dei gravi misfatti possono restare impuniti. Faccio un esempio. La sig.na Silvani che detesta di tutto cuore il rag. Fantozzi, sul suo sito web include illazioni pesanti sulla vita sessuale di Fantozzi, barzellette offensive, racconti e poesie oscene accompagnate persino da qualche immagine disgustosa (alla quale fa casualmente riferimento nominando la figlia del nostro eroe), tutte azioni quindi volte a mettere in ridicolo il povero ragioniere che spesso viene anche chiamato la Merdaccia. La sig.na SIlvani pero` e` furba e si guarda bene dal fare nome e cognome, servendosi invece di un nick che identifica il nostro ragioniere in maniera molto chiara ma al tempo stesso non diretta. Quindi si rivolgera al tapino chiamandolo Fantocci. Inoltre la detta sig.na proclamera` chiaramente che la sua pubblicazione su web e` una espressione di satira arguta secondo i dettami stilistici dell'antica scuola classica. Ora la sig.na in questo si dimentica che la satira e` tale se colpisce i potenti, i personaggi pubblici, i politici, non un povero privato cittadino che non ha nessun potere se non quello di ispirare un sorriso amaro, ma agendo cosi` probabilmente si tutela nei confronti della legge (o almeno cosi` intende fare). Che puo` fare il nostro povero Ugo per salvaguardare la propria immagine (anche nei confronti di se stesso)? Le vie legali sono un'incognita, visto i problemi di lentezza e la mancanza di chiarezza di cui parlavo prima. Non puo` che rivolgersi al mega direttore che ovviamente non solo non intraprende nessuna azione, ma lo spedisce nuovamente sul tetto per fare da parafulmine. E` giusto tutto cio`? Che fare quindi? ================ Per me la questione rimane irrisolta. Certamente molti problemi si possono prevenire, ma quando questo e` impossibile non rimane altro che rassegnarsi e limitare i danni oppure combattere usando i fulmini della legge (a furia di stare sul tetto...) e/o appellandosi al fornitore di servizi. La scelta e` individuale. - -- Bye # ATTENZIONE: il presente documento e` frutto delle opinioni # cf # personali del suo autore e in nessun caso va considerato # # come un'enunciazione oggettiva di fatti. #