La "cultura USENET" italiana. Problematiche e prospettive.

Maurizio Codogno (CSELT, GCN)

Intervento presentato al 5º Convegno degli sviluppatori italiani di risorse 
informative Internet - NIR-IT-5, Milano, 13-15 gennaio 1998. 
  A due anni dalla nascita di una gerarchia Usenet in lingua italiana, è 
  possibile trarre un primo bilancio su come i gruppi news di discussione 
  vengono considerati dagli italiani, soprattutto in relazione agli altri modi 
  di comunicazione elettronica. Con l'aiuto di una serie di statistiche 
  quantitative, e dell'esperienza fatta sul campo, si evidenzieranno alcuni 
  punti meritevoli di interesse nella situazione italiana. Tra le preoccupazioni 
  per il futuro, a parte la qualità della comunicazione attraverso i newsgroup, 
  v'è sicuramente la possibilità sempre più frequente di trovare nei gruppi 
  materiale illegale o comunque passibile di querela. Si accennerà a quanto già 
  capitato, consigliando alcuni comportamenti. 
Un'analisi sociologica non la si nega più a nessuno, si direbbe leggendo 
quotidiani e riviste. Con questo articolo non pretendo certo di aggiungerne 
un'altra ancora, anche perché non avrei probabilmente le conoscenze necessarie. 
La mia posizione nel Gruppo Coordinamento NEWS-IT, il gruppo di persone che 
hanno fondato e stanno gestendo la gerarchia Usenet News in lingua italiana it., 
e la mia familiarità con lo sviluppo che Usenet ebbe negli Stati Uniti, mi 
permettono però di commentare alcuni dei comportamenti peculiari degli utenti 
italiani. Tali commenti non servono tanto per dare giudizi - in fin dei conti, 
sono gli utenti che fanno Usenet, e non il viceversa! - quanto piuttosto per 
verificare sul campo quali sono i risultati delle differenze culturali e delle 
diverse date di penetrazione della Rete. 
Il primo punto che balza all'occhio dalle statistiche sull'utilizzo dei 
newsgroup italiani, statistiche disponibili presso 
http://www-serra.unipi.it/usenet/stats/FEEDINFO/it/ oppure nei siti ufficiali 
del GCN sotto /news-it/stats/, è la commistione dei ruoli "classici" tra 
newsgroup, mailing list e chat forum. La distinzione generalmente accettata a 
livello mondiale vede infatti il newsgroup avere argomenti più generali, mentre 
le mailing list hanno spesso una partecipazione più limitata, e trattano di 
argomenti più specialisti (non prendetemi alla lettera! Il trend è generale, ma 
è facile trovare casi esattamente opposti). I forum per il chat, infine, sono 
appunto usati per chiacchierare, senza nessuna pretesa di trattare chissà quali 
argomenti iperuranici. La situazione italiana, invece, è molto più confusa. Da 
un lato, infatti, è molto raro che un provider dia ai propri utenti la 
possibilità di crearsi delle mailing list, probabilmente per evitare tutti i mal 
di pancia dovuti alla gestione dei messaggi rimbalzati per irraggiungibilità o 
inesistenza degli indirizzi; inoltre, in passato la cosa che più si avvicinava 
all'idea di newsgroup era l'area di discussione Fidonet, che tende ad essere un 
luogo relativamente omogeneo dove è facile creare dei gruppi chiusi di amici.
      messaggi byte nome gruppo 
      14177 23523181 it.arti.cartoni 
      5708 7017691 it.comp.giochi 
      4875 5979219 it.discussioni.folli 
      4620 8994317 it.annunci.contacts 
      4538 6121695 it.comp.hardware 
      4458 6155054 it.hobby.motociclismo 
      4181 7352214 it.arti.cartoni.anime 
      4158 5772632 it.comp.win95 
      3319 4816817 it.arti.cinema 
      3298 4163966 it.tlc.cellulari 
      3097 4380827 it.hobby.umorismo 
      3105 4147027 it.hobby.cucina 
      2833 2688067 it.annunci.usato.informatico 
      2685 3515974 it.comp.hardware.overclock 
      2571 4127811 it.sesso.discussioni 
      2444 3286792 it.comp.hardware.video-3d 
      2346 3258182 it.hobby.satellite-tv.digitale 
      2332 4328403 it.politica.lega-nord 
    Tabella 1 - Newsgroup italiani con più di 2000 messaggi nel novembre 1997 

Nel mese di novembre 1997 sono stati scritti nei gruppi it. quasi 160000 
messaggi per un totale di 493 MB: la maggior parte di questi (227MB) sono 
naturalmente stati scritti nei gruppi dedicati ai binari. La distribuzione dei 
gruppi nella gerarchia rispecchia abbastanza quella che ci si può aspettare, con 
una forte preponderanza di gruppi sotto it.comp e una forte presenza di it.hobby 
e it.arti (specialmente nella sezione musicale); la sottogerarchia it.fan è 
anche molto gettonata, e la sensazione, per molti di questi ultimi gruppi, è che 
questi vengono creati per la moda del momento, e dopo qualche mese vengono 
dimenticati, o vanno a fare parte di una serie di gruppi "di cazzeggio", dove si 
chiacchiera amabilmente tra il solito gruppetto di amici senza più badare 
all'argomento teorico del gruppo. 
Altra cosa è invece la distribuzione dei messaggi tra i gruppi. La tabella 1 
mostra quali gruppi hanno avuto più di 2000 messaggi, vale a dire 70 al giorno 
in media, nel mese di novembre 1997. Come si può vedere, da un lato ci sono 
argomenti tecnici più o meno strettamente correlati con gli argomenti 
cibernetici, come it.comp.hardware, it.comp.win95, 
it.hobby.satellite-tv.digitale e it.tlc.cellulari; dall'altro argomenti 
relativamente frivoli come it.discussioni.folli, it.hobby.umorismo e 
it.sesso.discussioni; gli hobby classici sono degnamente rappresentati da 
it.hobby.cucina, it.arti.cinema, e it.hobby.motociclismo; gli annunci sono sia 
tecnici (it.annunci.usato.informatico) che l'equivalente delle rubriche 
"personalmente" delle riviste (it.annunci.contacts). La cosa più strana, a dire 
il vero, è però il numero francamente incredibile di messaggi nel gruppo 
dedicato ai cartoni animati - in realtà quasi completamente ai cartoni 
giapponesi, gli anime. Ancora più strano è che oltre ai quasi cinquecento 
messaggi al giorno in it.arti.cartoni ve ne sono ancora più di cento nel gruppo 
moderato it.arti.cartoni.anime, nato per una serie di dissidi tra alcuni 
partecipanti dell'altro gruppo. Secondo le regole del GCN, infatti, non è 
possibile avere due gruppi non moderati con lo stesso argomento, poiché uno 
sarebbe il doppione dell'altro; è però possibile proporre uno o più gruppi 
moderati sullo stesso argomento, perché in realtà lo stile di moderazione rende 
in un certo senso differente il tipo di messaggi presenti. 
Nella tabella 2, invece, si possono vedere quali personae (nel senso latino 
della parola: indirizzi di posta elettronica, che non sempre corrispondono 
esattamente a persone reali) hanno scritto il maggior numero di messaggi nei 
quindici giorni precedenti Natale. Non tutti gli indirizzi sono reali, per 
evitare di ricevere messaggi pubblicitari non sollecitati da persone che 
prendono la lista (pubblica) degli indirizzi Usenet. La maggioranza di nomi 
pseudogiapponesi è legata al fatto che queste personae sono tra i maggiori 
frequentatori dei gruppi che trattano gli anime. In questo periodo, tra l'altro, 
non si sono nemmeno verificati dei record eccezionali: non è così raro vedere 
venti o trenta messaggi spediti in un sol colpo per parecchi giorni di fila!
      mess. Nome indirizzo email 
      443 Don Marco Nerv@Tokyo3.jp 
      436 vince vincenzo@mail.com 
      381 Andrea andrea_laforgia@bigfoot.com 
      324 "stànz" stanz@iol.it 
      306 Nando Dessena n_a_n_d_o_d@usa.net 
      297 C_R_O_S_S_B_O_N_E_S mc4871@mclink.it 
      265 Spaziotempo6 spaziotempo6@usa.net 
      241 "Kame sennin" kame-senin@tech.netway.it 
      233 Tatewaki kuno.SASUKE@zeus.omninet.it 
      220 Daniele Fogazzi fogazzid@freenet.hut.fi 
      216 Yatterman yatterman@gran.filone.d'oro.net 
      208 vb v.bertola@studenti.to.it.TAKE.this.AWAY.to.REPLY> 
      207 Donato Zipeto zipeto@pasteur.fr 
    Tabella 2 - Postatori più frequenti tra il 9 e il 23 dicembre 1997 

Non saprei dire se questa logorricità sia un bene o un male: ovviamente 
occorrerebbe leggere tutti i messaggi in questione per vedere se chi scrive 
ripete sempre le stesse cose, oppure i messaggi sono tutti interessanti. Però 
non è una situazione così strana, visto che anche nei gruppi mondiali non è poi 
così raro trovare qualcuno con tanto, tanto tempo a disposizione. Più peculiare 
alla situazione italiana è invece l'usanza di scrivere messaggi in crosspost su 
più gruppi. Il crosspost, vale a dire spedire lo stesso messaggio 
contemporaneamente su più gruppi (non copie dello stesso messaggio una per 
gruppo: quello viene detto "posting multiplo") è quasi sempre inutile se non 
addirittura dannoso, visto che è raro che un messaggio sia davvero di interesse 
su più di un gruppo, ed è praticamente impossibile che le risposte a quel 
messaggio continuino ad essere di interesse per tutti quei gruppi. Da un certo 
punto di vista, in effetti, un messaggio in crosspost su dieci gruppi è più 
pericoloso di dieci copie dello stesso messaggio, una per gruppo, per l'effetto 
valanga delle risposte che appariranno ovunque. Eppure, mentre nei gruppi 
mondiali il crosspost è relativamente raro, in Italia ci sono molte persone che 
lo utilizzano, e spergiurano che in realtà loro hanno scelto accuratamente i 
gruppi in cui il messaggio è stato spedito! Ci si può chiedere se queste scelte 
dipendano dal fatto che "tanto non costa nulla" - ipotesi per la quale io 
propendo! Molti di tali messaggi, in effetti, sono annunci di vendita... - o più 
semplicemente siano una conseguenza della possibilità di partecipazione e di 
diffusione su ampia scala offerta a tutti noi per la prima volta da Usenet, e 
che spinge a evitare ogni tentativo di classificazione e censura, come in fin 
dei conti è una gerarchia. Perché mai devo scrivere un messaggio sui gatti 
esclusivamente nel gruppo dedicato ai gatti, ci si può chiedere, e non dove so 
che in ogni caso sarà letto da molti amanti dei gatti? La moda dei megafirmoni 
con disegni ASCII da venti e più righe, che all'estero è di solito appannaggio 
di chi è entrato in rete da pochi mesi ma in Italia resiste negli anni, sembra 
essere un altro esempio della sindrome "Voglio fare vedere a tutti che ci sono 
anche io!". 
Io amo definire Usenet una "anarchia dittatoriale". L'esempio del crosspost che 
ho appena fatto permette di vedere abbastanza bene questo ossimoro. Da un lato, 
chiunque ha la possibilità di scrivere più o meno ovunque (tranne che nei gruppi 
moderati): dall'altra il GCN, il "dittatore", cerca di contrastare questo 
comportamento come può. La soluzione scelta al momento si limita ad esercitare 
un controllo sul nome dei gruppi e sulla forma del contenuto (vengono 
automaticamente cancellati i messaggi che hanno allegati file, di qualunque tipo 
essi siano). Crosspost e post multipli vengono tollerati fino a un massimo di 
dieci gruppi, ma si sta studiando la possibilità di cancellare i messaggi in 
crosspost che non abbiano il followup (dove cioè le risposte vengono inviate di 
default) opportunamente ridotto. Pensiamo in questo modo di riuscire ad ottenere 
un decente compromesso tra la possibilità di esprimere il proprio pensiero 
liberamente e la necessità di incanalare le discussioni nei posti più adatti, 
fermo restando che tutti i gruppi devono avere la stessa dignità e visibilità 
perché questa posizione sia sensata. 
La storia ha finora insegnato che l'anarchia ha funzionato solo in ambienti 
molto ristretti ed omogenei, e per il momento Usenet non fa eccezione. Il gruppo 
it.arti.cartoni, oltre ad essere il più utilizzato in Italia, è di gran lunga 
quello al cui interno nascono il maggior numero di beghe (oltre a 
it.news.gruppi... ma qui le diatribe sono sempre tra gli utenti e il GCN). Come 
ho già detto, è stato votato un gruppo moderato praticamente sullo stesso 
argomento, it.arti.cartoni.anime, da un gruppetto di persone che si ritenevano 
ingiustamente vessate dal nucleo iniziale dei partecipanti. La cosa da un certo 
punto di vista più triste è che spesso vengono fatte al GCN richieste sulla 
falsariga di "Ma non potete fare qualcosa contro queste persone che continuano a 
insultarci pubblicamente?" La risposta, ovviamente, è no. Il GCN non ha né tempo 
né voglia di controllare tutto quanto capitato e poi ergersi a giudice. E anche 
se lo volessimo, non ne avremmo nemmeno il diritto: il nostro ruolo è 
riconosciuto di fatto dai fornitori di servizio italiani ed esteri, ma non 
abbiamo nessun contratto o anche solo fondamento giuridico che ci tuteli a 
questo proposito. E poi, diciamocelo chiaro. La definizione di "anarchia 
dittatoriale" che il GCN si è dato ha come corollario che un gruppo news non 
moderato, una volta creato, è completamente lasciato agli utenti, e nessuno, 
nemmeno il GCN, può decidere se un messaggio è in tema o no per il gruppo. Anche 
messaggi che vengono cancellati lo sono per proprietà sintattiche e non 
semantiche, e non vengono in realtà letti da nessuno di noi. Non è un po' troppo 
bello pretendere solo gli indubbi vantaggi dell'anarchia, e non sopportare che 
sempre in nome di essa qualcuno se la prenda contro di noi? Questo ultimo punto 
mi porta a parlare di una serie di problemi piuttosto pericolosi (scusate 
l'allitterazione!) legati appunto alla libertà di scrittura, e che interessano 
soprattutto gli amministratori news. Penso che non sia un segreto che in questi 
ultimi mesi diversi reparti di Polizia e Carabinieri abbiano contattato il GCN e 
alcuni provider riguardo ad alcuni messaggi illegali spediti nella gerarchia it. 
- i casi più eclatanti sono stati quelli di annunci di tipo pedofilo, ma i 
problemi legati al copyright di testi e immagini non sono certo da tralasciare. 
Evito di parlare della minaccia di denuncia che ho sul capo per non avere 
approvato un messaggio in un gruppo da me moderato (il capo di accusa sarebbe 
"distruzione di corrispondenza", per gli interessati...) perché esula 
dall'argomento, che è molto più serio di quanto si possa immaginare a prima 
vista. 
Un'altra premessa è doverosa, a questo punto. Come non sono un sociologo, non 
sono neppure un avvocato: quanto scrivo deriva da colloqui da me avuti con 
avvocati, ma non ha alcuna pretesa di validità legale. 
Innanzitutto, nessuno pensi di avere il cuore in pace perché tanto ha deciso di 
non portare i gruppi della gerarchia it.sesso. Niente impedisce a una persona di 
scrivere il suo messaggio "Cercasi ragazzine quattordicenni per simpatici 
giochini erotici" ad esempio in it.comp.win95. Il problema si ripropone così 
tale e quale: l'unica soluzione possibile sarebbe abolire completamente il 
servizio news. D'altra parte, la legge italiana afferma che la responsabilità 
penale è di chi commette l'atto, quindi al più in galera ci può andare chi ha 
scritto il messaggio e non chi lo ha veicolato. I problemi sorgono però quasi 
subito. Cosa succede nel caso di un gruppo moderato? Il moderatore ha il compito 
di decidere quali messaggi siano a suo parere compatibili con il tema (il 
manifesto) del gruppo. Nel caso di un ipotetico it.comp.win95 moderato, non ci 
sono problemi: il messaggio non viene approvato perché fuori tema. Ma in 
it.sesso.annunci? Si può immaginare che il moderatore, che non deve rispondere a 
nessuno delle sue scelte, decida ugualmente di non approvare il messaggio. Ma 
quel messaggio potrebbe essere stato scritto da un quattordicenne, e quindi non 
essere formalmente sotto la legge sugli abusi sessuali. Il tutto senza 
considerare il fatto che non è poi così difficile scrivere un messaggio in un 
gruppo moderato senza che il moderatore lo veda; inoltre il moderatore potrebbe 
avere messo la persona in questione nella white list di chi si vede 
automaticamente approvati i messaggi. L'opinione più logica, parallelamente a 
cosa capita nella vita reale quando si vede compiere un reato, sembrerebbe 
essere che il moderatore non sia tecnicamente tenuto a valutare l'eventuale 
illegalità dei messaggi, anche se sarebbe cosa buona che informasse l'autorità 
giudiziaria di cosa è successo. Auspico che l'autorità giudiziaria sia dello 
stesso parere: sicuramente un pronunciamento ufficiale prima di arrivare a un 
processo sarebbe molto opportuno. 
Dal punto di vista dei provider, è sicuramente opportuno che essi abbiano a 
disposizione tutti i log dei tempi di connessione dei loro utenti, in modo che 
essi possano essere forniti alla Polizia in caso di inchiesta. Nei casi in cui 
sono stato personalmente coinvolto, e nei quali mi veniva fondamentalmente 
chiesto di aiutare a risalire a chi effettivamente aveva postato dei messaggi 
potenzialmente illegali, ho sempre trovato un atteggiamento positivo da parte 
della Polizia, non certo gli interrogatori che si vedono nei film. Ritengo 
perciò che anche loro siano dell'idea che da una collaborazione più stretta tra 
forze dell'ordine e fornitori di servizio Internet non ci sia che da guadagnare, 
cosa sulla quale penso siamo tutti d'accordo. I provider dovrebbero comunque 
tenere ben presenti queste cose, e provvedere magari ad inserire nei contratti 
di fornitura di servizio delle clausole che lascino loro il diritto di limitare 
l'accesso di Usenet da parte degli utenti in caso di utilizzo improprio. Visto 
che generalmente non si paga per Usenet, ma essa è un bonus con il proprio 
contratto, la cosa non dovrebbe essere difficile. 
I problemi dati da Usenet sono insomma tanti, e dei tipi più diversi. Possiamo 
solo sperare che con il tempo si riesca a trovare un modus vivendi tale da 
utilizzare il mezzo davvero al massimo.